Ai sonnolenti alunni della vecchia 3/4Est in procinto di formare la 3/45 Est
Visto che da buoni figli del capitalismo avanzato necessitate di ricompensa (fittizia) o minacce di castighi (concreti) per indurvi a qualsiasi attività neuronale e/o motoria, mettiamo in palio il simpatico libro di Marc Giraud “Il kamasutra delle libellule” per il discepolo che più di ogni altro mi commuoverà nella ricerca di materiale per l’area progetto.
Dal suddetto libro ricaviamo (aggiornerò i contenuti man mano):
Immagino il grande rammarico di Scasi, ma è la Drosophila bifurca l’animale con gli spermatozoi più lunghi (6 cm, 20 volte la dimensione dell’insetto) del pianeta. scovatela!
Pesciolino d’argento o Lepisma, nelle case, fra i libri.
Larve che contengono altre larve (pedogenesi), ditteri cecidomidi.
La vita in un astuccio… non non è Cyccy, sono gli psichidi (Psychidae)
Non è un insetto, ma lo si può inserire di straforo: la tegenaria, il ragno peloso delle case.
Stanate un grillo campestre con un filo d’erba.
Facilissima da trovare e catturare, Forficula auricularia (forbicine) con pinze sessuali, maschio e femmina.
Difficile da catturare o fotografare, la sfinge del galio simile ad un colibrì.
Un intero ecosistema sulle rose del vostro giardino, afidi, formiche, larve di coccinelle, sirfidi e forbicine.
Alcuni vegetali possono invocare l’aiuto degli animali, quando i bruchi divorano il loro gambo, le piante di mais sono in grado di richiamare utilizzando sostanze chimiche le vespe parassite di quei bruchi. La saliva del bruco della cavolaia attiva nell’ortaggio una risposta chimica che fa accorrere la vespa parassita della farfalla.
Un’ora prima che scenda la notte stendete un piccolo lenzuolo bianco fra due paletti lontano da fonti luminose. Accendetegli accanto una luce abbastanza potente da ingannare gli insetti (la scambieranno per la Luna) e godetevi il raccolto.
In mancanza di luce e lenzuolo, per chi abita fuori dai centri abitati, la finestra può sostituire il lenzuolo… recarsi all’esterno per la raccolta.
Di queste cimici (Pyrrhocoris apterus) ne trovate a milioni, spesso curiosamente ammucchiate, conosciute con moltissimi nomi, il mio preferito è cherche-midi.
Ispezionando i senecioni dovreste trovare i bruchi della farfalla Tyria jacobaeae in grado di accumulare nel proprio corpo le sostanze tossiche assimilate dalla pianta. Anche la farfalla adulta di colore rosso è tossica.
Originario della Cina, ma ormai molto diffuso, l’albero delle farfalle (Buddleja davidii) deve il suo nome alla passione che le farfalle nutrono per i suoi fiori.
All’inquietante nome di Mosca cavallina rispondono in realtà numerosi insetti, Hippobosca equina, l’infida Stomoxys calcitrans, e diversi Tabanidi dai bellissimi occhi.
Sul tasso barbasso (verbasco) si trova lo splendido bruco (caterpillar in english) di Cucullia verbasci.
Sulle succulente cacche bovine si trovano i timidi Sphaeridiium e i terribili Creophilus.
La bellissima vespa Ammophila sabulosa paralizza i bruchi pungendoli in ogni ganglio vitale. Vivo, ma inerme, il bruco viene trascinato nella tana dove è destinato ad essere divorato dalle larve della vespa che si dischiuderanno dalle uova deposte dalla madre nel corpo del bruco. Esistono diversi generi di vespe parassite, Osmia, Colletes, Andrena, Halictus, ecc. Sphecidae (famiglia).
Mirmeleontidae, ovvero la terribile larva del formicaleone.
Dentro i fiori della digitale o delle campanule prime all’alba o al tramonto si trovano spesso bombi e altre vespe solitarie.
Le sputacchine (cercopidi) lasciano evidenti segni della loro presenza.
Su un’ombrellifera si trova sempre (almeno) un insetto (più o meno), provare per credere: Rhagonycha fulva, cimice scudata, Trichodes apiarius, Leptura maculata, Trichius fasciatus, Cetonia aurata, Icneumonidi dai lunghi ovodepositori, le minuscole e bellissime vespe dorate, le meno belle mosche della famiglia tachinidae, i furbi Sirfidi e tantissime farfalle.
Alcune larve di lepidotteri, ditteri e coleotteri trovano utile passare la loro giovanile esistenza scavando gallerie all’interno delle foglie. Altre larve le arrotolano a mo di sigari (ad es. Deporaus betulae), altri ancora procurano alle foglie escrescenze voluminose chiamate galle.
La mosca scorpione non è una mosca e neanche uno scorpione, l’addome del maschio termina con una pinza che ricorda quella dello scorpione, ma in questo caso è un organo copulatore i cui uncini servono a trattenere la femmina piuttosto battagliera (durante l’accoppiamento il maschio, oltre a trattene l’amante con la pinza, le dona gocce di saliva proteica).
Cavallette con sottili antenne lunghe, ensiferi (portatori di spada, l’ovodepositore ovviamente delle femmine) cui appartengono i grilli e la comune Tettigonia viridissima, hanno i timpani sulle zampe.
I celiferi (portatori del cielo, le nubi di locuste?) sono cavallette con antenne piccole.
Le mantidi religiose sono predatrici tremende bellissime da osservare.
Alcuni vermi nematomorfi parassiti sono in grado di crescere nel corpo degli insetti fino ad assumere dimensioni sorprendenti… non solo, inducono l’insetto (un grillo) al suicidio gettandosi in acqua per poter uscire dal loro corpo, incredibile ? guardate QUI.
Biorhiza pallida è un insettino cinipide veramente straordinario.
Nera e rumorosa la Xylocopa violacea è un bel soggetto da fotografare.
I gigari, trappole per moscerini.
Le libellule (e QUI) sono insetti meravigliosi e voracissimi sia da larve che da adulti, questi ultimi difficili da fotografare e catturare (senza retino). Hanno un rapporto amoroso visivamente poetico.
Non sono ragni, ma gerridi.
I due siti di riferimento per la classificazione e altro (QUI, con relativo forum QUI) e, ancora meglio, (QUI)
Ottime chiavi dicotomiche (QUI)
Insetti e agricoltura (QUI)
Coleotteri tedeschi (QUI)
Fotografie macro (QUI)
Ora tocca a voi…